VUOI RIMODELLARE IL TUO CORPO SENZA RICORRERE AI BISTURI?
SCONFIGGI LA FAME NERVOSA E RITROVI IL PESO FORMA
Tra le cause dei chili di troppo , soprattutto nella fascia tra i 40 e i 50 anni, vi è la fame nervosa, che colpisce
soprattutto chi è stressato da mille impegni e chi è insoddisfatto – due categorie che spesso combaciano. A volte,
per esempio, si mangia per solitudine o per noia, perché si è stanchi o arrabbiati, per colmare un senso di vuoto o
per sviare quella tipica sensazione di disagio, che non sappiamo gestire. Il cibo è un ripiego veloce, che dona piacere
al momento, ma non è una soluzione. La gratificazione sfuma presto e il vuoto ritorna a farsi sentire , più ingombrante
di prima. Anche perché sappiamo di aver ingurgitato senza nemmeno rendercene conto molte più calorie del necessario,
e ne avvertiamo tutto il peso sul nostro corpo.
Attenzione all’appetito di origine emotiva
Capita a tutti di usare il cibo come compensazione, consolazione o come scappatoia per reprimere stati d’animo sgradevoli,
che si preferirebbe rimuovere. In realtà il cibo dovrebbe essere preso per quello che è: un nutrimento necessario, certamente
piacevole, ma non un silenziatore per emozioni inespresse. Per evitare che lo diventi, è necessario essere consapevoli dei
nostri d’animo , in particolare ogni volta che ci avviciniamo al cibo. Cerchiamo di tradurre quell’improvvisa voglia di sgranocchiare:
è davvero fame, oppure c’è qualcosa d’altro dietro? Il nostro corpo ha davvero bisogno di quello spuntino, oppure la fame viene da
una necessità dell’anima? L’appetito improvviso può nascondere molte emozioni, come solitudine, rabbia, paura, stress, sfinimento,
frustrazione… e ognuna di queste si può dare una risposta più convincente di quella basata sul cibo, e più utile assecondare
effettivamente quell’emozione. Un tè con un’amica,la lettura di un nuovo libro, un massaggio rigenerante, un bagno caldo con gli oli
essenziali, una bella corsa, qualche ora trascorsa staccando il telefono e didicandosi esclusivamente alle attività che ci fanno più piacere,
una passeggiata nella natura, persino un pianto, se occorre, o semplicemente un buon sonno. Sono tutte soluzioni più efficaci di quella
alimentare. Un altro suggerimento: per sfuggire alla trappola delle abbuffate, se puoi, evita di mangiare in solitudine; ricerca la compagnia
di altri: questo ti aiuterà a sviare le emozioni dal cibo e allontanerà il rischio di scorpacciate emotive.
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Ester,
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