I “NO” DELLA TUA CONSULENTE DI BELLEZZA – “NO” COSÌ NON PERDI PESO
Il dado industriale ti riempie di tossine liquide
Sale, additivi, aromi artificiali, conservanti. Sono tutti ingredienti poco raccomandabili, che si possono trovare nei comuni dadi
da brodo, un prodotto di cui, per la sua praticità, è difficile fare a meno. Ciò che rende pericolosi i dadi comuni è soprattutto
l’elevatissimo contenuto di sale (spesso più del 50%) e la presenza di glutammato monosodico, un esaltatore di sapidità chimico
indicato in etichetta con la sigla E621. Innocuo secondo l’Eufic (European Food Information Council), è però anch’esso un concentrato
di sodio “nascosto”. In più contiene spesso materie prime scadenti, come grassi vegetali idrogenati e olio di palma a basso costo, che
incidono sulla linea.
Preparalo in casa e non ti gonfi più
Il dado da cucina si può preparare anche a casa. È un procedimento facile, che consente di ottenere un prodotto genuino, con poco sale,
ingredienti di qualità e a costi minimi. Trita sottilmente 200 g di sedano, 2 carote, una cipolla, una zucchina, 100 g di prezzemolo, 20 foglie
di basilico, 2 rametti di rosmarino. 15 foglie di salvia. Cuoci gli ingredienti in una padella di acciaio con un cucchiaio d’olio per un’ora,
coprendo con 100 g di sale iposodico, senza acqua. Frulla e rimetti sul fuoco ad addensare. Puoi congelare il tuo dado in cubetti e conservarlo
per 6 mesi.
Le bevande a base di caffè sono bombe caloriche
Se il caffè puro al naturale, il classico espresso, è una bevanda dall’apporto calorico pari a zero, non si può dire lo stesso per cappuccini,
mocaccini e altre bevande simili industriali a base di caffè, che possono sfiorare anche le 300 calorie per tazza, se si aggiungono panna,
latte intero, cioccolata zuccherata e zucchero. La caffeina, inoltre, rende più difficile la digestione della caseina, la proteina presente nel latte,
predisponendo a gonfiori intestinali
Solo ogni tanto al posto del dolce
Se non vuoi rinunciare a cappuccino e altre bevande simili, preparale al momento e considerale alla stregua di un piccolo dolce o di un
vizio da concedersi ogni tanto. Per tutti i giorni, però, è meglio preferire il semplice espresso appena dolcificato o ancora meglio amaro.
Evita però di bere caffè dopo un pasto in cui i carboidrati sono stati la componente più significativa perché la caffeina può interferire con la
metabolizzazione degli zuccheri.
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Ester,
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